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mercoledì, luglio 12, 2006

Ipertensione da camice bianco tutta colpa dell'alessitimia

ROMA - I valori della vostra pressione sono diversi quando li misurate dal medico rispetto a quando mettete mano alla macchinetta in casa? E' il fenomeno della cosiddetta ipertensione da camice bianco. Ma può anche accadere l'esatto contrario. La pressione, normale nello studio del medico, è più alta quando la misurate a casa o nella registrazione delle 24 ore: in questo caso si parla di normotensione da camice bianco o ipertensione mascherata.

La ricerca.
Medici e psicologi dell'ospedale Fatebenefratelli dell'Isola Tiberina di Roma, hanno cercato di capire quali sono le cause di questo disturbo e quali le caratteristiche dei pazienti. I risultati della ricerca, condotta su 150 soggetti (ipertesi e normotesi) d'età compresa tra 30 e 60 anni, nata in collaborazione tra l'Unità Operativa di Psicologia Clinica e il Centro per la Ipertensione Arteriosa, verranno illustrati nel prossimo Congresso Nazionale dell'AFaR - Associazione Fatebenefratelli per la Ricerca Biomedica e Sanitaria - che si svolgerà a Benevento dal 22 al 24 settembre prossimo, organizzato dall'ospedale "Sacro Cuore di Gesù".

L'alessitimia.
Dalla ricerca emerge che l'ipertensione è in relazione a un disturbo della regolazione psicologica delle emozioni, l'alessitimia: un deficit della capacità di elaborare le emozioni da un punto di vista cognitivo, una difficoltà a esprimerle, a creare un legame con l'altro stabilendo un rapporto di fiducia. Ipertensione e psiche. I soggetti ipertesi risultano più alessitimici dei non ipertesi: insicuri, lamentano in genere sintomi somatici (più che problemi psicologici o relazionali), possono avere esplosioni di collera o di pianto senza saperne il motivo e mostrano ridotta capacità empatica perché, non riuscendo a usare come segnale le proprie emozioni, non possono utilizzare quelle degli altri. Chi, invece, risulta avere una normotensione da camice bianco (o ipertensione mascherata) dimostra un attaccamento insicuro ma ambivalente: preoccupati del "troppo vicino o troppo lontano" hanno bisogno di stabilire un rapporto ma ne hanno al contempo paura.

L'età.
La ricerca mette poi in rilievo il fattore età: il fenomeno dell'ipertensione da camice bianco aumenta con gli anni, nonostante le persone anziane siano consapevoli della propria malattia e seguano da tempo una terapia. L'anziano è più fragile, più dipendente dal medico che attraverso il sintomo raccoglie le emozioni non dette. Ogni misurazione della pressione diventa, quindi, un test che valuta il proprio stato di salute.

Consigli.
"Nel corso della visita e della misurazione della pressione - spiega il professor Dario Manfellotto, responsabile del Centro per la Ipertensione del Fatebenefratelli - bisogna capire e interpretare i pensieri del paziente, studiare le sue reazioni, parlargli della malattia, sentire le sue opinioni. E', inoltre, importante fare sempre un confronto fra i dati della pressione misurati dal medico, quelli automisurati, e quelli rilevati con la registrazione nel corso di 24 ore, per verificare se esistono differenze significative".

Il congresso. Nel corso del congresso dell'AFaR, che vedrà impegnati più di 300 ricercatori provenienti da tutta Europa, verranno presentati anche studi scientifici in diversi ambiti: oncologia, riabilitazione, chirurgia tradizionale e mininvasiva, biologia molecolare, malattie mentali. In particolare una ricerca sugli aspetti etici della terapia del dolore e uno studio sul "termometro del distress", uno strumento per valutare il disagio del malato oncologico.

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