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venerdì, agosto 11, 2006

Da un’alga dei mari del nord una difesa per l’utero

La carragenina, usata come addensante alimentare, inibisce l’azione del virus HPV. Verrà studiato un gel vaginale protettivo. da un articolo di :Donatella Barus

MILANO – Si chiama carragenina, si ottiene dalla bollitura di alcune varietà di alghe marine presenti lungo le coste rocciose dei mari del nord ed è ampiamente usata come addensante dall’industria alimentare e cosmetica, con la sigla E407.

Ma ha destato l’interesse anche dei medici perché promette di essere un deterrente contro il papilloma virus umano, in sigla HPV, noto come il principale responsabile delle infezioni che possono portare ad un tumore del collo dell’utero. Un effetto preventivo che la rivista Nature ha definito “sorprendente”, dal momento che il contagio del virus, trasmesso attraverso l’attività sessuale, viene ostacolato anche con una piccola quantità di carragenina, un ingrediente facile da reperire, economico e che pare agire a concentrazioni molto più basse rispetto ai prodotti attualmente in commercio.

I ricercatori del laboratorio di oncologia cellulare del National Cancer Institute di Bethesda (Stati Uniti), hanno scoperto le qualità di questo estratto di alga durante il lavoro di analisi su diversi composti inibitori dell’HPV. La carragenina agisce impedendo al virus di legarsi alle cellule della cervice uterina ed è già in sperimentazione per un analoga capacità di bloccare il virus HIV, responsabile dell’AIDS.

La carragenina è contenuta in diversi tipi di gel lubrificanti vaginali, attualmente in commercio, che vengono classificati come sicuri dalle autorità sanitarie: un aspetto che, come sottolineano gli esperti, avvicina la prospettiva di avere presto a disposizione un microbicida topico in forma di gel. Gli autori dello studio, pubblicato sulla rivista Public Library of Science Pathogens, specificano che serviranno studi clinici specifici prima di poter raccomandare come inibitore dell’HPV un prodotto a base di carragenina.

Intanto, come dicevamo, proseguono le sperimentazioni anche sul virus HIV, la più importante delle quali coinvolge oltre 5.000 donne in Sudafrica epermetterà di valutare, entro il 2007, l’efficacia di un gel vaginale contenente carragenina per prevenire l’infezione. Come l’AIDS, anche i tumori della cervice uterina (che in Europa e negli Stati Uniti sono stati frenati dalla diffusione degli screening con il PAP test) rappresentano un grave problema per i Paesi meno sviluppati.

Secondo N. K. Ganguly, capo dell’Indian Council of Medical Research, se la carragenina venisse aggiunta ad un inibitore dell’HIV, potrebbe rappresentare un’importante arma preventiva contro le malattie sessualmente trasmesse. Ma altre ricerche sono ancora necessarie.

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