Questo grazie ad una nuova tecnica computerizzata, in grado di fornire dei risultati nel giro di poche ore, che funziona confrontando le differenze tra il genoma di volontarie sane e quello di donne affette da tumore al seno.
BRCA1, BRCA2, TP53 e PTENS sono i nomi dei nuovi geni scoperti ma secondo gli esperti la malattia è frutto dell’espressione di centinaia di geni diversi.
Ma gli scienziati rassicurano che grazie a questa nuova tecnologia entro pochi mesi sarà possibile individuare tutti i geni coinvolti nello sviluppo del cancro alla mammella, con una prospettiva futura di poter effettuare delle diagnosi precoci grazie a delle semplici analisi del sangue.
“Tra pochi anni - spiega Karol Sikora, professore alla Imperial College School of Medicine di Londra - saremo in grado di distinguere le donne con un elevato rischio di contrarre il tumore al seno da quelle con medio o basso rischio”.
Lo studio è pubblicato sulla rivista scientifica Nature.
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