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venerdì, novembre 17, 2006

Fumo e sale nemici dell'esofago

Il fumo e l’eccesso di sale a tavola aumentano il rischio di reflusso gastroesofageo, un problema molto diffuso caratterizzato dalla risalita dei succhi gastrici nell’esofago con conseguente pirosi, vale a dire una sensazione di bruciore che dallo stomaco si irradia verso l'alto. È quanto affermato dall’équipe di Magnus Nilsson presso il Karolinska Hospital di Stoccolma con uno studio che invece sembra scagionare altri "sospetti", tra cui il tè e l’alcol.

Per la prima volta utilizzando un vasto campione di individui (3153 persone con i sintomi del reflusso e 40.210 persone sane) il team svedese ha dimostrato che il rischio di tale disturbo, che può avere conseguenze anche sulla salute del cuore, è il 20 per cento più alto nei fumatori che hanno il vizio da 1-5 anni, ma si impenna al 70 per cento nei fumatori da 20 anni o più. Lo studio sarà pubblicato sul periodico specializzato Gut.

E a fare compagnia al fumo tra i colpevoli, hanno detto gli specialisti, c’è anche un altro “vizio”, quello di salare in abbondanza le pietanze, in particolare di tener fede all’abitudine del sale a tavola per fare qualche “ritocco” alla salatura fatta durante la preparazione del pasto.

Chi ha questa pessima abitudine, deleteria anche per la salute cardiovascolare, ha un rischio di soffrire di reflusso più alto del 70 per cento. Invece, hanno detto gli esperti, sembra che il pane integrale e la ginnastica siano due fattori protettivi.

Si hanno numerosissime informazioni sul reflusso gastroesofageo e sulle sue conseguenze a lungo termine (si tratta tra l'altro di un disturbo che, se in forma grave e non trattata, può costituire un fattore di rischio per il tumore dell'esofago), hanno concluso gli esperti in gastroenterologia, ma ancora non si era in possesso di prove conclusive circa gli stili di vita da evitare, anche se alla sbarra erano stati già additati molti sospetti.

Bibliografia. Nilsson M, Johnsen R, Ye W et al. Lifestyle related risk factors in the aetiology of gastro-oesophageal reflux. Gut 2004; 53: 1730-1735.

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