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venerdì, aprile 27, 2007

I bisogni psicologici delle donne con tumore mammario : un modello di rilevamento e di intervento

Abstract

*Nadalini L., **Lorenzini M., *Trabucco G., **Pasqualini M., **Barisoni D., *Ferrari G.

ISTITUTO * Psicologia Clinica Ospedaliera - Divisione di Neurologia (Primario : Prof. Ferrari)
** I^ Divisione di Chirurgia Plastica - Centro Ustioni (Primario : Prof. Barisoni)

Premessa
La ricostruzione mammaria, fatta contestualmente alla demolizione, rappresenta una ãcucitura precoceä ad uno strappo profondo che intacca lâintegrità psico-fisica delle donne, la loro sicurezza femminile, sessuale e la fiducia verso il futuro. Nella donna rimane un senso di angoscia e di perdita oltre il tempo materiale che serve per la ricostruzione morfologica. Se da una parte, la ricostruzione, ha lâeffetto di cicatrice sullo strappo psicologico, dallâaltra mantiene viva la paura del tumore, innestata dalla diagnosi, anche attraverso le sensazioni fisiche che lâespansione e dilazione dei tessuti provoca . Peraltro, questa dialettica emotiva si sviluppa in un periodo che coincide con le cure oncologiche necessarie. Allâosservazione, un momento particolarmente difficile sembra quello della seconda fase dellâiter ricostruttivo (sostituzione dellâespansore con la protesi definitiva).
Pazienti
Lâosservazione è stata fatta su 80 donne, selezionate in modo seriale tra quelle afferenti alla I^ Divisione di Chirurgia Plastica, nel triennio 98-2000. Il campione a cui si riferisce la valutazione è di 50 donne ; dal gruppo sono state escluse le donne i cui dati erano incompleti.
Obiettivi
· Predisporre strumenti standardizzati per rilevare lo stato psicologico durante la prima e seconda fase ricostruttiva ;
· Verificare se la seconda fase (sostituzione espansore con protesi definitiva) sia effettivamente un momento difficile, quasi più dellâinizio della ricostruzione, così come emerge dai colloqui e dallâosservazione ;
· Valutare se ci sia una correlazione tra lo stato emotivo delle donne e il rifiuto di completare la ricostruzione o il gradimento della stessa ;
· offrire un sostegno psicologico di gruppo, con cadenza settimanale ;
· Verificare la percentuale di rischio di sequele psicopatologiche, attraverso follow-up, dopo un anno dalla fine della ricostruzione ;
· Confrontare il rischio di sequele psicopatologiche tra le donne che hanno usufruito di sostegno psicologico e non ;
· Confermare o modificare il protocollo dâintervento psicologico da noi predisposto, integrato con quello medico-specialistico.
Strumenti e metodi
Test standardizzati che valutano lâansia, il tono dellâumore e la qualità di vita ;
Colloquio clinico-anamnestico ;
Sostegno psicologico di gruppo ;
Presenza presso lâambulatorio ricostruttivo-chirurgico.
Conclusioni
Si riportano i dati preliminari della ricerca; ossia i dati basali risultati dalle valutazioni del livello dâansia, di depressione della percezione della qualità di vita del campione di donne. Una parte dei dati è relativa allâinizio della ricostruzione e lâaltra alla seconda fase. Essi confermano lâipotesi clinica e consentono di effettuare importanti considerazioni psicologiche, relazionali e terapeutiche.
I dati preliminari sono di tale interesse che ci sembra necessario estendere il rilevamento dei bisogni psicologici delle pazienti, ad altri Centri.

Indirizzo postale del primo Autore : Dott.ssa Luisa Nadalini, Modulo di Psicologia Clinica - Divisione di Neurologia.Piazzale Stefani, 1. O.C.M. - Az. Ospedaliera - 37126 Verona. Tel. 045- 8073268 (diretto), 045 -8073412 (segr.e fax).

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